Alcuni pensieri e riflessioni delle ragazze durante la preparazione… oltre lo spettacolo!
Le prove sono il momento più bello della vita di collegio perché si costruisce il vero e proprio spettacolo,
ma soprattutto perché si creano legami fortissimi con tutte le altre ragazze. Quando scendo in teatro è come tuffarmi in un sogno dove basta uno sguardo profondo e un sorriso fatto con il cuore a farmi rinascere, in pace con me stessa e con gli altri, a farmi dimenticare i problemi portando serenità e gioia.
In teatro si ride e si scherza e nessuno si sente mai a disagio o isolato perché il grande progetto dello spettacolo ci lega tutte e rende ognuna indispensabile. Tutti questi aspetti che caratterizzano la nostra comunità sono riscaldati dalle luci, trasportati dalle musiche e segnati dalle parole e danno vita a qualcosa di indimenticabile.
(Amy Obert)
Il teatro in collegio è qualcosa che si deve provare sulla propria pelle per capire. Non esistono parole in grado di spiegare il legame intenso, profondo, vero che si crea tra noi ragazze. È un sentimento molto intenso, più forte della semplice amicizia. È un insieme di lealtà e di fiducia.
In teatro si impara a ballare, a parlare, a vivere. Le lezioni di vita che apprendiamo lì, su quel piccolo palco, sono grandi ed inestimabili. E quanto sono preziose e indimenticabili le ore delle prove! Risate, danza, cibo, musica e amiche: ricordi preziosi per ognuna di noi, memorie che ci legheranno attraverso i fili del tempo.
Appena si entra in teatro, si viene subito colpiti dall’energia che sembra crepitare nell’aria. Un’energia allegra e positiva, che fa parte di noi, della nostra musica.
E che dire delle sere in cui si va in scena? Cuore che batte, gambe che tremano… e vorresti che tutto questo non finisse mai, per nulla al mondo. Vorresti che quell’attimo, quell’emozione, durassero per sempre.
Ed è in questi momenti, a volte pesanti ma sempre, sempre splendidi, che senti di far parte di qualcosa di grande. È in questi momenti che ti senti viva e parte di un unico corpo, messo insieme un po’ per caso, ma in grado, se unito, di arrivare al cielo.
(Martina Cerrato)